Superato il giro di boa: il programma della quarta serata del VII SiciliAmbiente Documentary Film Festival
Quarta giornata per il SiciliAmbiente Documentary Film Festival, che superato il giro di boa si avvia ormai alla conclusione e si prepara al gran finale accogliendo a San Vito Lo Capo le giurie e gli ospiti delle ultime opere in programma.
Si parte alle h 21 15 con “Terzo Canale n.2”, cortometraggio dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico che va ad arricchire la rassegna di quest’anno dedicata a filmati d’epoca incentrati sul mondo del lavoro. Ecco la sinossi ufficiale: “Sicilia – L’inganno della pietà”: interviste nelle zone terremotate e alla periferia di Palermo dove i senzatetto hanno occupato le case popolari in attesa dell’assegnazione di una abitazione.
Segue alle 21 25 “Hacia una primavera rosa”, cortometraggio che parla della primavera araba da una prospettiva acuta e profonda, affilata e non convenzionale, interpretandola alla luce di una sensibilità e un punto di vista queer. Di seguito la sinossi ufficiale: I giovani membri della comunità LGBT araba sono costretti a vivere in clandestinità. Dopo la frustrazione della Primavera Araba, sarà il momento per una Primavera Rosa?
Alle h 21 45 tocca a “Sul Vulcano” di Gianfranco Pannone, documentario che coniuga spaccato antropologico e corale e uso cospicuo di materiale d’archivio, per non parlare della forte ascendenza letteraria con la quale il tutto è raccordato e riunito dal regista sotto la medesima visione d’insieme. La sinossi ufficiale del film, recentemente entrato nella cinquina delle nomination dei David di Donatello, è la seguente: Maria, Matteo e Yole: tre vite ai piedi del Vesuvio, in un luogo unico al mondo, ricco di miti, storia ed evocazioni letterarie. E se il proverbiale fatalismo partenopeo, dietro cui vive ancora oggi una diffusa devozione religiosa, derivasse proprio dalla presenza del vulcano, che per ben due millenni ha dato e preso dalla gente che vive sotto di lui? “Sul Vulcano” prova a dare un senso a una “terra pazza” che infine rappresenta tutti.
Seguono tre Corti Mobili, “Lost Bike Girl”, storia di una ragazza in cerca della sua bici rubata, “Britain by Bike”, animazione piena di fondali giocosi e raffinati e idee visive, e “Havana Bikes”, sulla rivoluzione del ciclismo vissuta dall’isola cubana durante il “Periodo Speciale”, che è durato cinque anni negli anni ’90.
Chiude la serata “Zero Waste – Napoli senza Monnezza”, documentario dal tocco lieve che sa prendere in mano con leggerezza tematiche di tutt’altro segno. A seguire la sinossi ufficiale: Un’automobile percorre l’autostrada, riprese in soggettiva, la città di Napoli è sempre più vicina. La voce del regista, con tono ironico e deciso, descrive il suo rapporto con la città, che ha lasciato vent’anni prima, deluso, disilluso, convinto che nulla sarebbe mai cambiato. Convinto che disoccupazione, immondizia, corruzione e infiltrazione mafiosa nelle attività commerciali fossero ormai parte integrante e indissolubile della città. La prospettiva di rompere il legame tra camorra e spazzatura, che qui chiamano “monnezza”, era impossibile.