Gaia e Ambra del Sicily Environment Fund:
Così proteggiamo la nostra terra dal cambiamento climatico.
Oggi per la nostra rubrica conosciamo meglio due “radical dreamers” che hanno fatto della loro sensibilità ambientale una ragione di vita, senza abbandonare la loro terra, ma scegliendo di restare per proteggerla.
Gaia, Direttrice responsabile del coordinamento delle attività e Ambra, responsabile della comunicazione e delle relazioni pubbliche, formano il team locale del Sicily Environment Fund, assistite dal Consiglio Direttivo e dal Comitato Scientifico.
Nato nel 2022 per sostenere progetti di conservazione, supportando le comunità locali e garantendo la resilienza a lungo termine delle iniziative, il SEF oggi è attivo in Sicilia per proteggere e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi locali.
Fa parte del Conservation Collective, una rete globale di fondazioni locali che finanzia iniziative di conservazione per preservare, proteggere e rigenerare gli ecosistemi e la biodiversità terrestre e marina, e salvaguardare il patrimonio naturale dal cambiamento climatico.
Il modello del Conservation Collective ha dimostrato come piccoli finanziamenti, indirizzati in modo strategico, possano sostenere l’impegno di gruppi locali che con il loro lavoro contribuiscono fortemente alla tutela dell’ambiente. La gestione agile e non burocratica delle fondazioni locali, permette di indirizzare fondi mirati a sostegno di iniziative rilevanti e di impatto.
SEF raccoglie fondi da privati e e aziende con forti legami con la Sicilia e sostiene gruppi locali e progetti da cui possano beneficiare sia l’ambiente che le comunità e che possano essere amplificati e replicabili. Lavora inoltre per costruire una rete di persone attive in Sicilia, impegnate nel promuovere e sostenere progetti di conservazione della natura, rispondendo alle principali sfide ambientali: conservazione marina, conservazione terrestre, sistemi alimentari sostenibili, transizione ecologica.
Nel primo anno di esistenza della fondazione sono stati sostenuti 5 progetti che uniscono sensibilizzazione, conoscenza e soluzioni pratiche: l’allestimento di un vivaio di piante di cappero a Stromboli con sistema di irrigazione alimentato da pannelli solari, per proteggere l’area dal rischio di incendi e dal dissesto idrogeologico causato da un recente incendio. Un corso di formazione sul rewilding per valorizzare le conoscenze delle guide naturalistiche come custodi del territorio; Il recupero delle reti fantasma dai fondali dell’Area Marina Protetta di Ustica. La challenge Plastic Free Schools isole minori donando filtri per l’acqua potabile alle scuole partecipanti. Una guida al consumo responsabile del pescato.
Tra i prossimi progetti invece ci sono: coinvolgere i pescatori artigianali nel restauro dei coralli nell’area marina protetta di Isola delle Femmine e Capo Gallo, un progetto di pianificazione territoriale con e per la comunità per prevenire gli incendi ad Altofonte, un programma educativo per preparare la comunità di Salina all’istituzione dell’Area Marina Protetta.
L’obiettivo è coinvolgere più persone e organizzazioni possibili e aumentare le fonti di finanziamento disponibili, per ottenere un impatto tangibile. Continuando a sostenere la nascita e l’espansione di progetti locali, incoraggiando un’azione più ampia per contribuire ad accelerare un cambiamento sistemico in Sicilia.